«Il Grest estivo è una grande occasione educativa». Assolutamente da non perdere, come stanno cercando di fare, in queste settimane in tutta Italia, migliaia di animatori, educatori e sacerdoti, che organizzano e vigilano sulle lunghe giornate dei ragazzi in vacanza, tra giochi, bans, attività manuali e la preghiera. Anche quest’anno avremmo l’opportunità di vivere questa esperienza presso i locali parrocchiali di Pergusa, e già dopo un giorno di pubblicità abbiamo il sold out per i posti disponibili. Il grest riscuote ancora oggi tanto successo tra le famiglie, perché è un valore: quella delle famiglie non è una scelta affatto scontata. Si fidano del grest in parrocchia e noi dobbiamo ricambiare questa fiducia, che per gli educatori è anche una grande responsabilità. Il grest incrocia i bisogni di tante famiglie e svolge un servizio prezioso per l’intera comunità. Il problema di oggi è quando le famiglie considerano il grest un “parcheggio”, anche dopo l’esperienza vissuta del grest stesso, perché significa che non siamo riusciti a far passare il senso dello stare insieme. Il messaggio del grest oggi è la stesso di sempre: tutto l’uomo e tutto il Vangelo. Che significa: non tralasciare nulla di ciò che è umano e non tralasciare nulla di ciò che è Vangelo. L’esperienza più significativa del grest estivo è senz’altro la relazione umana. Per tanti giovani, per esempio, il fascino di andare al grest è che, da animatori, possono avere una relazione umana privilegiata e profonda con i più piccoli. Vogliono bene ai bambini e si sentono voluti bene. Magari sono gli stessi adolescenti inquieti e indecifrabili che si incontrano durante l’anno in giro per la città. Gli stessi ragazzi, inseriti in un’opera educativa forte, cambiano e si dimostrano affidabili e responsabili. Il Grest è un momento di incontro bello e vero tra i ragazzi, ma va preparato bene e i ruoli devono essere assolutamente chiari e definiti. Per questo il lavoro è tantissimo, soprattutto sul versante della formazione dei giovani-animatori. Il Grest avvicina chi è sulla “soglia “ dalla parrocchia, chi vorrebbe avvicinarsi ma non trova l’occasione. Per chi, invece, è più lontano il lavoro da fare è maggiore. In ogni caso, a tutte le famiglie dobbiamo dare la possibilità di toccare con mano l’importanza del grest e i tanti valori positivi, umani e cristiani, che lo caratterizzano. Così, chi ci conoscerà questa estate ritornerà sicuramente anche durante l’inverno nello svolgimento delle diverse attività che proporremmo.