Guardando ieri il concerto di Vasco Rossi ed ascoltando questa canzone mi viene in mente tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi.
Eravamo sfiduciati impauriti ci si chiedeva come fare…si, come se stava arrivando la fine del mondo, ed invece siamo qui a servire e ad ascoltare 16 famiglie con le loro problematiche e le loro storie. Storie di solitudine, di incomprensioni familiari, di sogni spezzati o che difficilmente si realizzeranno.
Ci si chiedeva dopo il primo giorno di emporio come realizzare, come dare SPERANZA a questa gente. Una cosa sola ci è venuta in mente e forse la più semplice da applicare: l’AMORE. Ogni sabato i volontari con tanta carica si mettono al loro servizio con il cuore che batte più forte che pulsa per ridare loro gioia.
Per noi il primo problema era come reperire beni di prima necessità all’emporio, come accontentare le loro richieste, e ci siamo affidati al Signore. Il cammino di FEDE che ognuno di noi sta facendo ci ha insegnato che nulla è impossibile a Dio, basta chiedere, chiedere nella preghiera, chiedere con gioia, chiedere col cuore aperto e portando quel messaggio di speranza nel piccolo gesto del donare.
Come scrive S.Paolo “La carità è paziente, è benigna la carità, la carità non invidia, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,non cerca il proprio interesse,non si adira,non tiene conto del male ricevuto,ma si compiace della verità, tutto tollera, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. LA CARITA’ NON VERRA’ MAI MENO.” 1Cor. 13,1